LA BANALITÀ DEL MALE

Lo spettacolo, liberamente ispirato al libro “La banalità del male” di Hannah Arendt, ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sugli argomenti trattati dall’autrice e sugli interrogativi sempre attuali che l’opera pone.

I due attori insceneranno un immaginario processo ad Adolf Eichmann mettendo in luce soprattutto gli aspetti morali e filosofici delle vicende che l’hanno coinvolto.

I pensieri abbracceranno anche le azioni o l’indifferenza dei cittadini tedeschi nei quali risiede la vera banalità del male e che possono diventare un forte punto d’aggancio col pubblico moderno.

L’avvicendarsi delle riflessioni estratte dalla penna della Arendt diventeranno così i capi d’accusa morali a Eichmann, che arriverà a sconfessare sé stesso: uno spettacolo in cui la riflessione è la vera protagonista, sempre al centro del palcoscenico.

Durata:
60 minuti

Categoria: 
lettura scenica

Attori in scena:
2